Le migliori strategie di neuromarketing per vendere cosmetici

Se mi segui da un po’ lo sai già: il neuromarketing ha cambiato radicalmente il mio business e resta il migliore strumento di sempre per fare crescere anche il tuo, a prescindere dal settore in cui operi o in cui vuoi posizionarti. Dato che il neuromarketing è una materia vastissima, questo articolo vuole aiutarti a scegliere le giuste strategie se sei attivo/a nel settore della cosmetica. 


Come orientarsi (anche durante le crisi)

Tutte le strategie di neuromarketing sono potenzialmente efficaci per qualsiasi attività esistente sul pianeta Terra, ma seguirne troppe potrebbe essere controproducente. Per orientarti nella scelta, dunque, devi tenere in considerazione almeno quattro elementi:

  • i tuoi valori;
  • il modo in cui vuoi posizionarti;
  • la fascia di prezzo dei tuoi prodotti o servizi;
  • il settore in cui operi e quindi come desidera sentirsi il tuo cliente ideale.

Seppure il mondo della cosmetica sia molto competitivo, comportando il fallimento di un terzo dei nuovi prodotti, ogni anno tantissime aziende nascono e riescono a superare le vecchie. Ciò significa che se non vendi abbastanza, non sei destinato/a al fallimento come pensi: hai ottime opportunità di farcela grazie ai giusti strumenti. Il neuromarketing può aiutarti da subito sia a lanciare i tuoi prodotti o servizi, sia a progettarne di adeguati. 

Pensi di vendere ciò che la gente non può più comprare a causa della crisi e che questa sia la ragione dei tuoi insuccessi? Per assurdo, le ricerche ci insegnano che nella storia le recessioni hanno comportato un aumento delle vendite nel tuo settore, perché i tuoi prodotti/servizi sollevano l’umore proprio durante i momenti più difficili. Questo è valso anche nel corso della pandemia, quando i rossetti sono andati temporaneamente “in vacanza”, soltanto per lasciare più spazio a skin care e hair care per un breve periodo. 

Migliorare l’umore: prometti una vita che sia “wow”, nonostante tutto

Acquistiamo cosmetici per “sentici più belli” ma, in realtà, soltanto perché apprezzarci di più significa si traduce in una maggiore autostima e in sentimenti felici.
Il tuo obiettivo, dunque, dovrebbe essere quello di migliorare la vita delle persone attraverso il soddisfacimento del loro desiderio di bellezza, il loro bisogno emotivo e di identità, a prescindere dal contesto in cui si trovano.

Se il tuo target desidera il lusso e vuoi trasmettere raffinatezza, dunque, potresti per esempio sponsorizzare i tuoi prodotti con modelle vestiti in abiti eleganti, in ambientazioni esclusive. Se invece il tuo cliente ideale presta attenzione più alla salute che al lusso, presentare un INCI sicuro e rispettoso dell’ambiente potrebbe essere un valore aggiunto. 

Personalizzazione come parola d’ordine

I consumatori oggi sono sempre più esigenti e cercano esperienze personalizzate. L’analisi dei dati per identificare segmenti di clientela con caratteristiche simili consente di avviare campagne di marketing e comunicazioni personalizzate. 

Per esempio, puoi scegliere di:

  • creare linee di prodotti o percorsi in funzione dell’età degli utenti;
  • far comporre dei pacchi regalo in base ai desideri dei clienti;
  • creare soluzioni per tipologia di pelle o di colori.

L’abito (non) fa il monaco

Sei mai stato/a attratto dai colori, dal design e dalla forma del packaging dei prodotti che hai acquistato? Sono certa di sì e sono altrettanto certa che, almeno una volta, tu abbia pensato che si trattasse di un prodotto di valore soltanto giudicando la sua apparenza, senza conoscere ulteriori dettagli.

La forma, il colore, le immagini e gli odori del packaging possono evocare sensazioni ed emozioni specifiche, invogliando il consumatore all’acquisto. Ti basterà fare una ricerca di mercato per capire quali utilizzare.


Crea un’esperienza immersiva: i tutoral come soluzione

Le esperienze immersive sono un modo efficace per coinvolgere gli utenti e per creare un legame emotivo con il brand. La realtà virtuale o la realtà aumentata aiutano i consumatori a provare i prodotti in modo virtuale. Ne sono un esempio:

  • le app che consentono di applicare a una propria fotografia un prodotto specifico (es. rossetto);
  • i tutorial che spiegano esattamente come utilizzare i prodotti a casa propria e in funzione dei propri obiettivi (es. snellire il volto, rendere le labbra più carnose, etc).

Sfodera la tua arma segreta e batti la concorrenza

Vuoi conoscere tutte le strategie di neuromarketing e applicarle al tuo business, ma non sai da dove cominciare concretamente?

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