“Il mio prodotto/servizio è efficace e di qualità, ma non vende”, questa una delle affermazioni più comuni di chi ha già provato a utilizzare i social per vendere prodotti o servizi, senza riuscire a raggiungere grandi risultati. Perché per vendere sui social hai bisogno di una tua community: ecco cos’è e come crearla.
Cos’è una community online e perché averne una
Una community online è un gruppo di persone che, sul web, sta insieme perché condivide una passione, un valore, un obiettivo. In passato sottovalutata, oggi è indispensabile per rendere profittevole qualsiasi business, tanto da aver fatto nascere una nuova figura professionale: il/la community manager.
Se vendi un prodotto o servizio, creare un gruppo attivo di persone che interagisce con te perché interessate al tuo brand o alla soluzione che proponi, significa:
– avere già un numero considerevole di potenziali clienti;
– poter fidelizzare chi ha già effettuato un acquisto;
– dare massima risonanza a nuove offerte o iniziative;
– avere sempre nuove idee a costo zero (e al minimo sforzo) per creare nuovi contenuti, condividendo le esperienze altrui e rispondendo a dubbi e domande;
– generare senso di appartenenza in chi ti segue. E il principio di appartenenza è una delle leve fondamentali del neuromarketing.
Come creare la tua community sui social?
Fino a poco tempo fa si riteneva che una social community efficace dovesse risiedere in un luogo “chiuso”, ovvero bene definito del web. Così hanno cominciato a pullulare i gruppi privati su Facebook, le chat su Telegram e quant’altro. A tal proposito, ti invito nel mio canale Telegram gratis con contenuti esclusivi !Indubbiamente avere una “stanza” dedicata ai propri seguaci è sinonimo di cura nei loro riguardi. Ma occorre bilanciare le esigenze: se non hai tempo per curare il gruppo e fornire ogni giorno (o quasi) contenuti esclusivi e interessanti, è meglio lasciar perdere.
Per iniziare, puoi utilizzare i tuoi contenuti creati “per tutti” (post, caroselli, reels e storie) per creare coinvolgimento. Tutti coloro che interagiranno con te (o tra loro) con frequenza, sviluppando un senso di affezione e appartenenza alla tua causa, rappresenteranno la tua community.
Ovviamente, così come spiego nei miei manuali pdf “Vendere con il neuromarketing” e “Storie per vendere”, dovrai essere bravo/a a sfruttare tutte le leve motivazionali e a fare storytelling se vorrai riuscire davvero nell’intento.
La community viene prima della monetizzazione
I nostri acquisti non sono razionali: i nostri bisogni primari (come bere e mangiare) sono sempre soddisfatti, eppure continuiamo ad acquistare ciò che ci piace o di cui riteniamo aver bisogno. Questo vale pure per il tuo cliente ideale, che ogni giorno fa acquisti emotivi presso i tuoi competitors. Considera che il 95% delle decisioni di prese dalle persone sono mosse dalla parte emotiva e non da quella razionale. Se vuoi che il tuo cliente preferisca te ai tuoi competitors, devi fargli sentire di appartenere a un gruppo di persone che sceglie il meglio della tipologia di prodotto/servizio che cerca e che tu rappresenti la risposta giusta alla sua richiesta.
E’ proprio per tale ragione che la community viene prima della monetizzazione; se non avrai creato la tua community, non potrai vendere. Anzi, ti dirò di più: se proverai a vendere senza aver prima creato una community, vanificherai i tuoi sforzi, rendendo il lancio inefficace e convincendo il tuo cliente ideale che tu non abbia seguito e che, di conseguenza, ciò che vendi non abbia reale valore.
Se, al contrario, i tuoi seguaci saranno davvero appassionati, ogni tuo lancio sarà un successo davanti agli occhi di tutti. E’ lo stesso principio utilizzato da Apple che, avendo costruito un brand e una community forti, vende addirittura in prevendita prodotti di cui non rende note nemmeno le caratteristiche.
Hai capito, adesso, dove dirigere tutti i tuoi sforzi? Hai bisogno di una mano per vendere sui social?
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