Il potere del follow-up sulle tue vendite

Ti sei mai chiest* perché alcuni venditori sembrano avere una marcia in più, mentre altri fatichino a chiudere anche le trattative più promettenti? La risposta potrebbe sorprenderti: spesso non è la prima impressione a fare la differenza, ma la capacità di gestire efficacemente il follow-up. Leggi questo articolo per scoprire di cosa si tratti e come migliorarlo.

La verità sui numeri che nessuno ti dice

Secondo una ricerca condotta da Marketing Donut, solo il 2% delle vendite si conclude al primo contatto. Questo significa che il 98% dei potenziali clienti non acquista immediatamente. Ma c’è di più: lo studio di Brevet Group rivela che il 44% dei venditori si arrende dopo un solo rifiuto, mentre il 92% getta la spugna dopo il quarto tentativo.

La National Sales Executive Association ha documentato che l’80% delle vendite richiede tra 5 e 12 contatti prima della chiusura. Questi numeri raccontano una storia chiara: la persistenza intelligente è la chiave del successo.

Perché il follow-up funziona: la scienza dietro al processo

Il dottor Robert Cialdini, nel suo libro “Influence: The Psychology of Persuasion”, parla del principio della reciprocità e di come il nostro cervello sia programmato per ricambiare quando riceviamo qualcosa di valore. Quando fai follow-up fornendo costantemente informazioni utili e supporto, attivi questo meccanismo psicologico fondamentale.

Il professor Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia, nel suo libro “Thinking, Fast and Slow” spiega come il nostro cervello prenda decisioni basandosi sui principi di familiarità e ripetizione. Questo fenomeno, conosciuto come “effetto di esposizione”, spiega perché i follow-up costanti aumentino la probabilità di conversione.

La strategia dei 5 tocchi

Una preziosa ricerca, condotta da Salesforce nel 2020, ha dimostrato che una sequenza di follow-up ben strutturata può aumentare i tassi di conversione fino al 70%. Ecco dunque una strategia utile che faccia tesoro dei dati ottenuti dalla scienza:

  1. Il primo follow-up deve avvenire entro 24 ore. Secondo uno studio di Harvard Business Review, le aziende che contattano potenziali clienti entro un’ora dalla prima interazione sono 7 volte più propense a qualificare il lead rispetto a chi aspetta anche solo un’ora in più;
  2. Il secondo follow-up deve avvenire dopo 3 giorni. LinkedIn Sales Solutions ha riportato che il 35% delle interazioni significative avviene dopo il secondo contatto, quando il prospect ha avuto il tempo di metabolizzare la prima conversazione;
  3. Il terzo follow-up deve avvenire entro una settimana. Microsoft ha condotto uno studio sul comportamento d’acquisto B2B che mostra come il 45% dei prospect qualificati prenda una decisione entro la prima settimana, ma solo dopo almeno tre interazioni significative;
  4. Il quarto follow-up deve avvenire dopo due settimane. Secondo Gartner, i clienti che ricevono follow-up costanti e personalizzati nelle prime due settimane sono il 50% più propensi a considerare l’acquisto rispetto a quelli che ricevono comunicazioni sporadiche;
  5. Il quinto follow-up (dopo un mese). La ricerca di Marketing Sherpa indica che il 35% delle vendite può avvenire dopo 30 giorni dal primo contatto, specialmente per prodotti o servizi di valore elevato.

L’importanza della personalizzazione del follow-up

Un interessante studio pubblicato dal Journal of Marketing Research ha dimostrato che i messaggi personalizzati hanno un tasso di risposta del 50% superiore rispetto alle comunicazioni generiche. Ma cosa significa davvero personalizzare?

Esistono tre livelli di personalizzazione efficace:

  1. Personalizzazione contestuale che fa riferimenti a conversazioni precedenti e problemi specifici discussi;
  2. Personalizzazione comportamentale, basata sulle azioni e interazioni precedenti del prospect;
  3. Personalizzazione individuale, che fornisce contenuti su misura per il ruolo, settore e sfide specifiche del prospect.

Il tuo piano d’azione 

Avrai ben capito come il follow-up sia una strategia fondamentale per qualsiasi business, basata su solidi principi di psicologia e neuromarketing. I venditori che seguono un processo strutturato di follow-up ottengono risultati di gran lunga maggiori rispetto a coloro che non seguono una strategia precisa.

Ovviamente, ricorda che non è la quantità di follow-up che farà la differenza, ma la qualità. Vuoi definire il tuo piano d’azione?

  1. Inizia tracciando i tuoi attuali tassi di risposta.
  2. Implementa una sequenza strutturata di follow-up.
  3. Personalizza ogni comunicazione basandoti sui dati raccolti.
  4. Misura e ottimizza costantemente la tua strategia. 

Il vero successo arriverà solo se riuscirai ad adattare queste informazioni al tuo contesto specifico e ai tuoi obiettivi di vendita. Vuoi essere sicur* di non commettere errori e di mettere il turbo alle tue vendite?

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