Immagina di avere un professionista/brand che ti faccia sentire esattamente come desideri, che non perda un colpo, che si rinnovi costantemente offrendoti sempre la soluzione giusta ai tuoi problemi. Un brand umano, che senti vicino a te e a cui non riesci a resistere. Quando ciò accade, le persone lo scelgono per sempre, se ne innamorano. Se sei un venditore, probabilmente, ti sarai chiesto/a come realizzare tutto questo… La soluzione arriva dalle neuroscienze, che nell’epoca delle infinite opzioni di acquisto ci insegna come funziona il cervello, come catturare la sua attenzione e come portarlo a compiere l’azione desiderata. Leggendo questo articolo scoprirai cosa fare per applicare le sue regole al tuo progetto.
Cosa sono le neuroscienze?
Le neuroscienze sono una lente d’ingrandimento sui meccanismi del cervello. Si tratta infatti di una disciplina scientifica che studia il sistema nervoso e che cerca di comprendere come le diverse parti del cervello lavorino insieme per processare le informazioni, regolare le emozioni, influenzare i comportamenti e prendere decisioni.
Al marketing, dunque, le neuroscienze offrono l’opportunità di scoprire come i consumatori percepiscano i messaggi pubblicitari, come elaborino le loro informazioni e come compiano le loro scelte d’acquisto.
Il cervello del tuo potenziale cliente: come funziona
Ti sei mai chiesto/a come mai nella tua vita, soprattutto da giovanissimo/a, hai compiuto azioni apparentemente irragionevoli? Beh, il cervello del tuo potenziale cliente è uguale al tuo. È un organo complesso e possiede due aree principali che intervengono nella presa delle decisioni:
- Il sistema limbico o “cervello emotivo”, responsabile delle emozioni e delle reazioni istintive, che elabora risposte immediate e inconscie agli stimoli;
- La corteccia prefrontale o “cervello razionale”, che si occupa del pensiero razionale e della pianificazione, che valuta pro e contro di ogni scelta.
Le neuroscienze hanno scoperto che la maggior parte delle nostre decisioni d’acquisto non sono il risultato di un processo logico, ma di un processo emotivo di cui il sistema limbico è principale responsabile.
Il neuromarketing come chiave di volta della tua strategia
Queste scoperte hanno radicalmente rivoluzionato le regole del gioco. Ecco che è nato il neuromarketing, disciplina che unisce il marketing tradizionale con le neuroscienze, utilizzando tecniche scientifiche per comprendere come i consumatori rispondono ai diversi stimoli di marketing.
Perché è un approccio affidabile? Beh, non si basa solo sui sondaggi o sulle interviste, ma si avvale di tecnologie avanzate come la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e l’elettroencefalografia (EEG) per osservare direttamente l’attività cerebrale.
Così noi marketers possiamo andare oltre le risposte banali dei consumatori e scoprire esattamente come spingerli all’acquisto.
La centralità delle emozioni
Il neuromarketing ci consente di lavorare sulle emozioni degli utenti, creando campagne che attirino la loro attenzione e che risuonino a livello emotivo con loro. Per dirla in modo semplice, il neuromarketing rende i messaggi efficaci e memorabili.
Colori, parole, ritmi, suoni non diventano più frutto del caso, strumenti potenti per ottenere l’effetto desiderato. Per esempio, il rosso può suscitare un senso di urgenza, il blu può trasmettere fiducia e calma, mentre il verde può richiamare la natura e la sostenibilità.
Per questo il neuromarketing è sempre la risposta giusta: ai dubbi dei clienti, alle crisi generali, alle crisi di una singola attività, all’esigenza di crescita di un business.
La semplicità che tutti cercano
Lo so che probabilmente tante volte ti sei frenato/a perché non avevi le risorse per pagare un grafico, per fare qualcosa di estremamente sofisticato per il tuo pubblico. Eppure una lezione fondamentale che il neuromarketing ci insegna è proprio l’importanza della semplicità.
Il cervello umano, al netto della sua complessità organica, è pigro. Preferisce perciò processare poche informazioni per volta e ama quelle chiare, semplici. Quando riceve troppe opzioni o messaggi confusi, va in sovraccarico, si paralizza nel prendere le decisioni o le fugge.
Le campagne di marketing dal successo maggiore, sono quelle semplici e dirette, fatte da slogan brevi, immagini semplici ma fortemente evocative, con una proposta ben definita.
Dunque smetti di preoccuparti per non riuscire a presentare il tuo valore “come gli altri più grandi di te” e pensa a distinguerti!
Quando puoi applicare il neuromarketing?
Puoi applicare le regole del neuromarketing, in realtà, in ogni momento della tua giornata e per tutti i tuoi scopi. Nel lavoro, a prescindere dal settore in cui operi, puoi usarlo principalmente per:
- Ottimizzare i messaggi pubblicitari, riorganizzando gli elementi visivi e testuali che massimizzino l’impatto;
- La scelta del packaging o, più in generale, delle modalità di presentazione del tuo prodotto o servizio, per evocare l’idea del lusso e della qualità;
- Progettare le esperienze dell’utente in maniera efficace, quindi per posizionare in modo strategico i pulsanti per le CTA, per fornire “gratificazioni” immediate a chi compie le azioni propedeutiche per l’acquisto;
- Presentare i prezzi in modo che il pubblico preferisca l’offerta che tu vuoi che scelga;
- Dare un nome memorabile al tuo brand e ai tuoi prodotti/servizi;
- Far sì che le persone percepiscano il marchio e le offerte come irresistibili e si fidelizzino;
- Far decollare le tue vendite e i tuoi canali di comunicazione;
- Fidelizzare chi ti ha scelto.
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